Volley in crescita, la qualità premia
Non è facile partire, e men che meno ripartire. Soprattutto se ci troviamo alla vigilia del quarantesimo compleanno della Polisportiva Osgb che sarà celebrato come si deve nel 2025.
Però se questa sfida è lanciata da uno dei fondatori della “società sportiva dell’oratori”, allora l’impegno è ancora più stimolante.
Davide Crippa, 58 anni a luglio, era tra i fondatori dell’Osgb nell’agosto 1985 e ancora oggi è nel direttivo e per il volley – di questo si tratta – è componente della commissione tecnica.
In mezzo c’è stato di tutto: presidenza, pausa sabbatica per ricaricare le energie, e poi ancora sotto rete. La ripartenza è avvenuta dopo il blocco del Covid che oggi ha permesso di raddoppiare le squadre e di contare una settantina di pallavoliste impegnate dal baby volley all’Open Csi passando per i campionati Fipav. La collaborazione con l’Olginate e i propositi di fare sempre meglio. Come una squadra under 13 Fipav e alla Terza Divisione per la stagione agonistica 2024/2025, ad esempio.
Il mondo del calcio è pieno di progetti eAllenatrici e allenatori, molti fatti e cresciuti in casa ma non per questo a digiuno di preparazione. Ma c’è spazio, assicura Crippa. ambizioni.
«C’è sempre spazio per fare meglio e crescere. Siamo sempre alla ricerca di allenatori desiderosi di mettersi in gioco nel segno della qualità, che è premiante come abbiamo visto. Nonostante le oggettive difficoltà che lo sport incontra».
Dall’under 16 tre allenamenti settimanali oltre alle partite in programma. E’ un impegno importante per atlete e allenatori… «Ma è un impegno premiante. Abbiamo una ottima disponibilità e partecipazione da tutte le componenti.»
L’impianto di illuminazione della palestra è in via di rifacimento… «Continua l’aggiornamento delle strutture che mettiamo a disposizione dei tesserati. E contiamo anche di raddoppiare i campi, attraverso una disposizione degli stessi. Cerchiamo di creare i giusti presupposti per la crescita delle nostre tesserate. Crescita sotto tutti i punti di vista. Come società vogliamo creare qualcosa di importante.».
Come può andare d’accordo il concetto di selezione con quello del “giochiamo tutti”?
«La selezione è un completamento. Anche quando si fa la formazione è di fatto una selezione. Ma noi offriamo davvero la possibilità a tutti – e questo non vale solo per il volley – di provare e di giocare. Tutti partono alla pari, con le identiche intenzioni. La differenza la fa la crescita con la categoria. Fino alla under 14 giocano davvero tutte le ragazze con nostra grande soddisfazione. E la scelta dei campionati Fipav è la conseguenza della crescita, premiante per tutto l’ambiente. Senza rinunciare a nulla.».
Gli allenatori, quindi… «Sappiamo come sia importante proporre programmi adeguati per la crescita dei nostri tesserati. E conosciamo perfettamente il luogo in cui ci troviamo. Tutti – dalle ragazze ai genitori – chiedono di crescere e di finalizzare sudore e impegno a tornei stimolanti a livello agonistico. Noi vogliamo crescere ancora e quindi c’è spazio anche al di là del volontariato. Sappiamo di come certi entusiasmi nascano dalla proposta e da quell’intesa che creano un mix importante per tutti. L’esperienza delle persone e la loro formazione sono decisive per la crescita degli stessi allenatori che da noi possono trovare un ambiente pronto a valutare tutti. Per questo non rinunciamo a nuove proposte. Ad esempio abbiamo l’ambizione di dare vita a una prima squadra che possa fare da traino e richiamare sempre più ragazze. Il maschile? Non è proprio il caso perché a Merate c’è già chi lo fa da sempre».